La Sante Giuffrida incontra Don Ciotti: “Libera non sono Io: siamo Noi”

Incontro con cinquecento tra studenti, docenti e dirigenti scolastici delle scuole del territorio catanese

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“Libera non sono Io: siamo Noi”: con queste parole Don Luigi Ciotti, fondatore del “Gruppo Abele” e della rete di associazioni “Libera”, venerdì 7 Febbraio ha aperto l’incontro con cinquecento tra studenti, docenti e dirigenti scolastici delle scuole del territorio catanese. All’incontro, che si è tenuto presso il Liceo “G.Galilei” di Catania, ha partecipato anche la “Sante Giuffrida”, da sempre attenta alle tematiche della legalità e della cittadinanza attiva, con una rappresentanza di studenti accompagnati dalle docenti Iacobello, Pisani e Sirna.

Gli studenti sono rimasti profondamente colpiti: di seguito l’incontro raccontato da un’allieva, Miriam, di III E.

“Don Ciotti non si è presentato come il fondatore di “Libera” o del “Gruppo Abele”, ma come una persona esattamente come noi.

Attraverso le sue esperienze di ragazzo timido – ma da sempre affamato di giustizia – ha coinvolto la platea facendo scoccare un legame vero e proprio con gli studenti, sia con i più piccoli che con i più grandi: ognuno ha fatto, a modo proprio, tesoro di quelle parole.

Ha raccontato del suo incontro con Giovanni Falcone, magistrato ed eroe senza mantello, e di come, secondo lui, nessun incontro sia casuale. Nella sua vita ha sempre tratto un insegnamento da ogni esperienza, e persino quando le persone lo hanno trattato freddamente, lui è riuscito a vederne il buono. È proprio questo il messaggio trasmesso ai giovani, con cui ha anche concluso l’incontro: quello di vedere il mondo con Umanità.

Con la fondazione del “Gruppo Abele”, esattamente 60 anni fa, Don Ciotti ha donato vita a un progetto contro ogni ingiustizia sociale, un progetto devoto alla giustizia vera, quella umana e sincera. Il percorso è proseguito con “Libera”, una rete di associazioni in grado di accrescere la coesione e la consapevolezza sociale, e che promuove interventi formativi e didattici.

Don Ciotti è questo: una persona come noi che possiede un cuore che urla valori giusti, empatia, dolcezza; e il suo invito più grande è che ogni giovane, nel futuro, possa avere la possibilità di aprire la bocca del cuore e farla parlare, perché la malavita può essere sconfitta insieme, con l’unione dei buoni.

Poiché l’incontro faceva parte delle iniziative del percorso “I cento passi verso il 21 marzo”, Don Ciotti ha sollecitato la platea ad essere presente alla “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” che quest’anno si terrà a Trapani. “Partecipare esorta – per ricordare il nome di ogni vittima e, insieme all’arrivo della primavera, farlo rifiorire”.

       

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